ACCORDO CONCLUSO CON BERNIE - DAL 2012 ROMA AVRÀ IL SUO GP DI F1

20-12-2009 -

L´accordo con il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone per dar vita al Gran Premio di Roma é stato fatto e firmato. A confermarlo all´ANSA è l´ideatore e l´organizzatore dell´evento, Maurizio Flammini. Da definire solo gli appositi iter delle amministrazioni locali
La notizia non era ancora ufficiale e continuava a circolare una voce, un´eco, una ipotesi che finalmente appare come una certezza: il Gran Premio di Formula Uno nel 2012 avrà sede a Roma: il patron del circus Bernie Ecclestone, infatti, ha appena concluso un contratto che avrà la durata di dieci anni (cinque più cinque) in cui, nero su bianco, si concretizza ciò che da giorni si vociferava.

"Sarà un Gran Premio spettacolare" - ha detto Maurizio Flammini. "Il circuito sarà quello previsto nel quartiere Eur, dove ci saranno ben tre punti di sorpasso. Sarà costruito un sottopasso sulla Cristoforo Colombo, mentre i box prenderanno forma nella zona delle Tre Fontane"- ha aggiunto l´organizzatore dell´evento nonchè ideatore della Superbike di moto.

La data del Gran Premio potrebbe ricadere nel mese di aprile o di ottobre anche se sarebbe preferibile il mese di agosto, periodo in cui i problemi legati al traffico nel quartiere Eur sarebbero minimi.

E se dai quartieri capitolini arrivano frasi di plauso nei confronti dell´evento, durissima è stata, invece, la reazione di Marco Mariani: "E´ l´ultimo atto di arroganza di una capitale parassita che da 2000 anni vive togliendo l´ossigeno alle altre città"."Questo - ha aggiunto il sindaco di Monza - succede perché siamo stati lasciati soli a difendere il Gran Premio di Monza" - ha concluso Mariani che ha lamentato come lo stesso premier, Silvio Berlusconi, non si sia mai speso in difesa dell´autodromo brianzolo.

E a lui fa seguito Dario Allevi, anche lui infastiditio dall´annuncio del Gp a Roma "Questa storia mi ha stufato, bisogna prima capire se è vero" - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Monza. Non sarebbe la prima volta che Flammini propaga bufale a scopo propagandistico- ha concluso Allevi.