- LE VACANZE PER GLI ADDETTI ALLA F1 NON SONO MAI STATE COSI PIENE DI IMPEGNI COME GLI ANNI SCORSI -

22-08-2022 13:01 -

E' l'estate più pazza che si ricordi da decenni. Appena concluso il GP d'Ungheria l'annuncio di Alonso che mollava Alpine e passava in Aston Martin al posto di Vettel, completando quella staffetta che nel 2014 aveva visto Vettel sostituire Alonso alla Ferrari, quasi un passaggio di consegne e un inseguimento caparbio voluto da decenni, da quando lo spagnolo voleva confrontarsi col tedesco sulla Red Bull e mai completato.

E poi l'annuncio Alpine dell'arrivo dell'australiano Oscar Piastri al posto di Alonso e la smentita del ragazzino che spiazza tutti. E poi le voci dell'accordo con McLaren e il siluramento di Daniel Ricciardo, dato di ritorno all'Alpine ma col veto del presidente che non gradì il suo abbandono dopo aver dato conferma di restare lì e invece firmò con la McLaren. L'intervento della FIA per verificare il rispetto dei contratti e la scoperta che Piastri non ha infranto le regole perché Alpine non ha dato una conferma entro il 31 luglio come da regolamento.



Le polemiche sulla Ferrari, sugli errori di strategia che in Ungheria sono costati altri punti a Leclerc, dato sempre più per nervoso e smanioso e scoperto in barca …. Non a remi ! ma sul suo nuovo Yacth super lusso con la fidanzata a sbollire le arrabbiature, gli incontri con Fedez e Ferragni per un progetto futuro, l'annuncio poi dei nuovi motori del 2026 che semplificano da un lato la parte elettrica ma aprono le porte al ritorno di Porsche e Audi con questi ultimi indecisi, visto che al contrario dei cugini tedeschi, loro non hanno ancora un team (Porsche ha firmato con Red Bull) e un reparto motori e quattro anni, anzi meno, sembrano tanti per uno normale ma sono pochissimi per chi deve partire da zero e fare motori per la F.1.

E Honda che, per bloccare il travaso di tecnologie da Red Bull, che appoggia in maniera indiretta, decide di uscire allo scoperto e fare mezza marcia indietro impedendo ai tedeschi di far propria la tecnologia Honda sviluppata in anni di figuracce estreme (vedi McLaren).



E poi le pedine da sistemare ancora , che vedrebbe bene Ricciardo (specie se pagato da McLaren che gli dovrebbe un anno di stipendio), i tentativi di Alpine di capire Antonio Giovinazzi che vuole fare, visto che è un pilota Ferrari ma di Ferrari e F.1 a Maranello per lui non se ne parla ancora, salvo il progetto Le Mans con AF Corse.

E che dire di Hamilton, transfuga in Africa, dove fra i parchi del Ruanda e zone limitrofe, è andato alla ricerca delle sue origini (anche se di Capo Verde...) mostrando una profonda trasformazione personale e umana che prelude a qualcosa che con la F.1 ha poco a che fare.

In tutto questo il mondiale è sempre più nelle mani di Verstappen e dei suoi 80 punti di vantaggio sulla Ferrari di Leclerc, Binotto che da Maranello assolve la stagione della rossa e vede il bicchiere mezzo pieno, anzi di più.

E domenica prossima si corre in Belgio, potrebbe essere l'ultima volta, con tanti interrogativi che con quello che accadrà in pista hanno poco che spartire. Doveva essere l'estate di riposo, di relax, di tranquillità, sono stati i 20 giorni più pazzi di tutto l'anno con una serie di bombe innescate che aspettano solo di esplodere.