ECCO L'ORGOGLIO DELLA FERRARI - LA PUROSANGUE - FUORI DAGLI SCHEMI

16-09-2022 17:43 -

• È stata svelata oggi la Ferrari Purosangue, prima auto a quattro sedili e quattro porte della storia del Cavallino

Rampante

• La Ferrari Purosangue monta l'iconico V12 aspirato della Casa di Maranello, in grado di erogare una potenza

massima di 725 cv

• I sistemi di dinamica veicolo ispirati alle supersportive del Marchio rendono la Ferrari Purosangue una vera

supersportiva a quattro porte, per emozioni di guida in puro stile Ferrari

• L'innovativa architettura della Ferrari Purosangue, che sfugge a qualsiasi categorizzazione esistente, crea un nuovo

standard nel panorama automobilistico internazionale

Lajatico, 13 settembre 2022 – Al culmine di un'attesa durata anni da parte del panorama automobilistico

internazionale è stata oggi presentata, nella meravigliosa cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico

(Pisa), la Ferrari Purosangue, prima vettura a quattro porte e quattro sedili creata dalla Casa di

Maranello nei suoi 75 anni di storia.

Sin dai primi anni di attività del Marchio, le vetture 2+ (dotate cioè di due posti anteriori e due posteriori,

questi ultimi spesso di dimensioni ridotte) hanno avuto un ruolo di notevole rilievo nella sua strategia.

Molte sono state infatti le Ferrari che hanno fatto dell'unione tra prestazioni assolute e comfort di

primordine uno dei loro pilastri: oggi, questa settantacinquennale ricerca ha dato vita a una vettura

unica nel mondo dell'automobile in cui performance, emozioni di guida e comfort convivono in

completa armonia, e che al contempo è intrisa del DNA inconfondibile del Cavallino Rampante.

Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e realizzare una vettura in grado di inserirsi con pieno diritto

nella gamma della Casa di Maranello, si è rivelato necessario dotarla di layout e proporzioni nettamente

diverse rispetto agli archetipi che caratterizzano le comuni granturismo moderne (i cosiddetti

crossover e i SUV). Tali categorie sono infatti caratterizzate da un motore in posizione avanzatissima,

quasi a cavallo dell'asse anteriore, a cui è adiacente e subito connesso il cambio: la distribuzione dei

pesi non ottimale avrebbe portato a una dinamica di guida e a una capacità di emozionare non in linea

con gli standard di eccellenza a cui il Cavallino Rampante ha abituato i propri clienti e appassionati.

La Ferrari Purosangue prevede invece un'architettura transaxle sportiva con motore in posizione

centrale-anteriore e cambio al posteriore, oltre a una PTU (power transfer unit) collegata davanti al

motore per una inedita modalità di trasmissione 4x4. In questo modo, l'auto raggiunge esattamente la

FERRARI PUROSANGUE: COME NESSUN'ALTRA

distribuzione del peso che i tecnici di Maranello considerano ottimale per le vetture sportive a motore

centrale-anteriore, vale a dire 49:51.

La vettura si distingue da ogni altra sul mercato anche per le sue prestazioni e il suo comfort. La Ferrari

Purosangue è infatti l'unica vettura di queste proporzioni ad adottare un V12 aspirato in posizione

centrale-anteriore: il propulsore più iconico della Casa di Maranello debutta in un'inedita configurazione

che permette all'auto di erogare la maggiore potenza del segmento (725 cv) associata al sound più

coinvolgente e rappresentativo del Marchio. Inoltre, è in grado di fornire l'80% della coppia già ai bassi

regimi, per emozioni di guida uniche in tutte le condizioni di utilizzo.

Lo studio aerodinamico della Ferrari Purosangue ha ricercato la massima efficienza di carrozzeria,

sottoscocca ed estrattore posteriore. Tra le soluzioni inedite, la sinergia tra paraurti e codolino

anteriore che crea un air curtain per sigillare aerodinamicamente le ruote anteriori, annullando così le

turbolenze trasversali.

La Casa di Maranello ha dotato la Ferrari Purosangue dell'ultima versione dei sistemi di dinamica

veicolo introdotti nelle sue supersportive, come il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti o l'ABS

‘evo' con sensore 6-way Chassis Dynamic Sensor (6w-CDS). Fa il suo debutto assoluto nella Ferrari

Purosangue, invece, il sistema di sospensioni attive Ferrari in grado di regolare trasferimenti di carico

e rollio in curva, nonché il contatto tra ruote e suolo anche alle alte frequenze, per ottenere prestazioni

e feeling di guida paragonabili solo a quelli offerti dalle sportive di Maranello.

Il nuovo telaio è dotato di tetto in fibra di carbonio di serie, per ridurre il peso e abbassare il baricentro.

La progettazione ex novo della scocca ha permesso di creare un sistema di apertura controvento delle

porte posteriori (welcome doors), per agevolare ingresso e uscita degli occupanti mantenendo al

contempo più compatta la Ferrari Purosangue. Al suo interno trovano spazio quattro ampie poltrone

riscaldate con comandi elettrici, in grado di ospitare in tutta comodità altrettanti adulti. Il bagagliaio, il

più capiente mai proposto in una vettura di Maranello, può essere reso ancor più spazioso reclinando i

sedili posteriori per il trasporto di oggetti ingombranti. Naturalmente, la Ferrari Purosangue adotta una

posizione di guida più alta rispetto a quella del resto della gamma; tuttavia, la configurazione è la stessa,

affinché il pilota sia vicino al pianale e riesca a sentirsi in relazione diretta con il telaio, condizione

necessaria per ottenere una connessione ottimale con le doti dinamiche della vettura.

La Ferrari Purosangue fornisce prestazioni ai vertici della categoria (da 0 a 100 km/h in 3,3 s e da 0 a

200 in 10,6 s); l'impostazione di guida e il sound inebriante del V12 aspirato danno vita a un'esperienza

di guida come nessun'altra, ma al contempo spiccatamente Ferrari. La dotazione di serie di una vasta

gamma di contenuti di comfort (tra cui spicca l'impianto Hi-Fi Burmester®) e le numerose dotazioni

opzionali a disposizione, come il nuovissimo rivestimento in Alcantara® proveniente da poliestere

riciclato certificato, la rendono l'auto a quattro porte e quattro sedili più completa sul mercato.

MOTOPROPULSORE

Il motore della Ferrari Purosangue (codice F140IA) è stato progettato per garantire la massima coppia

disponibile fin dai bassi regimi senza rinunciare alla progressione continua caratteristica dei V12

aspirati di Maranello. L'80% della coppia è disponibile da 2100 giri/min. e il picco di coppia di 716 Nm

viene raggiunto a 6250 giri/min.; la potenza massima di 725 cv a 7750 giri/min. e la risposta agli input

del guidatore sono degni di una vettura sportiva. I sistemi di aspirazione, distribuzione e scarico sono

stati totalmente riprogettati, mentre le teste cilindri derivano da quelle della 812 Competizione. Grande

attenzione è stata posta al miglioramento dell'efficienza meccanica e di combustione, utilizzando

concetti di calibrazione ispirati alle vetture di Formula 1.

Il risultato? Il motore più potente sviluppato da Ferrari per una vettura a quattro posti è anche il più

prestazionale del segmento, nonché l'unico in grado di regalare sonorità inconfondibili. Il propulsore

mantiene l'architettura che ha decretato il successo dei più recenti dodici cilindri aspirati del Cavallino

Rampante, tra cui quello della 812 Competizione, cioè 65° tra le bancate, 6,5 litri di cilindrata, carter

secco e iniezione diretta ad alta pressione.

Per garantire la massima efficienza meccanica sono state riprogettate le masse rotanti. Oltre all'albero

motore in acciaio nitrurato, la cui corsa è stata allungata, sono stati ottimizzati sia il disegno dei canali

interni di lubrificazione, per garantire una migliore alimentazione dei cuscinetti di banco, sia i giochi di

accoppiamento al fine di migliorare i consumi. Il gruppo pompe acqua e olio è stato riprogettato, in

particolare nella parte dei recuperi, per diminuirne attrito e masse tramite la riduzione del diametro dei

rotori delle pompe di recupero e l'ottimizzazione di luci di aspirazione e mandata e tenute rotanti.

È stata ripensata e ottimizzata la geometria di collettore e polmoni di aspirazione, che insieme allo

sviluppo dei profili degli alberi a camme ha permesso di ottenere una curva di coppia piena e

continuamente crescente. Anche il sistema di scarico è stato ottimizzato migliorandone la permeabilità

e riducendone quindi la contropressione. I pistoni sono specifici, con uno sviluppo dedicato del cielo,

volto al miglioramento dell'efficienza di combustione.

Il sistema di iniezione diretta è dotato di due pompe ad alta pressione da 350 bar che inviano la benzina

agli iniettori direttamente in camera di combustione. Il sistema, costituito da dodici bobine e candele, è

gestito da una centralina di controllo a correnti ionizzanti in grado di pilotare l'accensione della scintilla

in modalità singola o multispark, al fine di massimizzare l'efficienza di combustione a tutti i regimi. L'ECU

controlla la detonazione in camera per garantire la massima efficienza termodinamica del propulsore

in ogni condizione di guida e ambientale ed è anche in grado, grazie a una sofisticata strategia di

riconoscimento, di determinare la qualità (RON) della benzina nel serbatoio e di adattarne l'anticipo.

La calibrazione motore integra poi una nuova funzionalità brevettata, derivata dall'esperienza in

Formula 1, che permette di ottimizzare valore e forma della coppia motore durante i transitori di

accelerazione dai bassi e medi regimi.

Il sound del motore F140IA è un ottimo esempio di integrazione tra la sinfonia della sequenza di

combustione dei cilindri e la capacità di Ferrari di dominare l'acustica in abitacolo. I collettori di scarico,

tutti della medesima lunghezza, sono accordati in modo tale da rendere perfetta l'armonia dei dodici

cilindri; il nuovo polmone con convogliatore di aspirazione ottimizzato accompagna le note alte del V12

con il corpo delle medie frequenze; e i due silenziatori ad attenuazione progressiva, la cui risposta è ora

inserita nelle strategie del Manettino, conferiscono alla vettura la massima versatilità. La sonorità

risultante è tipicamente Ferrari, con l'inconfondibile armonia degli ordini del V12 che accompagna

dolcemente il pilota fintanto che questi non accelera con decisione: è allora che gli 8250 giri/min.

intonano un crescendo coinvolgente di accordi per raggiungere la brillantezza agli alti regimi che solo

i propulsori del Cavallino Rampante sanno garantire.

Il layout del cambio a doppia frizione e 8 rapporti in bagno d'olio è stato ottimizzato tramite l'adozione

di un carter secco e il significativo compattamento del gruppo frizione, che ha consentito di ridurne la

quota di installazione in vettura di 15 mm con relativo abbassamento del baricentro. La nuova frizione

migliora le prestazioni del 35% per coppie dinamiche in cambiata fino a 1200 Nm. Grazie all'idraulica di

attuazione di nuova generazione si ha una riduzione dei tempi di riempimento frizione del 30%. I tempi

totali di cambiata sono così ridotti rispetto al DCT a sette rapporti. La cambiata della Ferrari Purosangue

è caratterizzata da un feeling di rapporti corti, a cui si affianca l'ultimo più lungo che premia l'autonomia

in condizioni di marcia autostradale. Le scalate sono state calibrate privilegiando fluidità, emozioni di

guida ed esaltazione del sound motore.

TELAIO E SCOCCA

Il telaio della Ferrari Purosangue, completamente nuovo, è stato progettato partendo da un foglio

bianco allo scopo di ottenere una struttura dalla rigidità torsionale eccellente; realizzato

completamente in leghe di alluminio alto-resistenziali, si avvale dell'enorme esperienza di Ferrari

nell'uso di tali materiali leggeri. Insieme agli elementi strutturali della scocca costituisce una struttura

composta da profilati estrusi a sezione chiusa, connessi mediante fusioni, ai quali sono integrati gli

elementi portanti in lamiera.

Il telaio così progettato ha un peso ridotto rispetto a quello delle altre vetture a quattro posti della Casa

di Maranello, nonostante le sue dimensioni siano maggiori. Il miglioramento di rigidezza torsionale

(+30%) e flessionale (+25%) sono stati fondamentali per migliorare il livello di assorbimento vibrazionale

e acustico delle asperità stradali, oltre a donare una sensazione di guida solida e stabile.

L'ampio utilizzo di fusioni cave a spessore sottile, ottenute tramite l'utilizzo di anime interne, ha

contribuito a ottimizzare la struttura e massimizzarne le prestazioni, oltre a garantire una maggiore

continuità delle linee di carico per la massima sicurezza degli occupanti. L'utilizzo di questa tecnologia

assicura inoltre una maggiore integrazione tra le componenti, ne riduce il numero e di conseguenza

diminuisce anche le linee di saldatura.

La scocca è stata realizzata in materiali che vanno dall'alluminio alla fibra di carbonio, introducendo nei

punti nevralgici acciaio alto-resistenziale e affiancando alle giunzioni meccaniche incollaggi strutturali.

Combinando materiali molto diversi tra loro si è garantita la massima resistenza della struttura ove

necessario, alleggerendola invece nelle aree non sottoposte a stress. L'acciaio alto-resistenziale è

impiegato sulle barre anti-intrusione, i rinforzi dei nodi principali e il montante centrale. Il livello

maniacale di dettaglio della progettazione si evince dall'utilizzo di materiali diversi persino nella

realizzazione di un singolo componente, come per esempio la mono-cerniera della porta posteriore: la

parte fissa è in lega di alluminio, mentre la parte mobile è uno stampato a caldo in acciaio.

Il padiglione, monoguscio in fibra di carbonio con insonorizzante annegato, è completamente nuovo e

presenta una rigidezza pari a quella di un padiglione in vetro, oltre a un peso del 20% in meno rispetto a

uno in alluminio con insonorizzante. Dal punto di vista ergonomico viene offerto il massimo spazio di

ingresso in vettura, mantenendo comunque il passo contenuto, tramite l'apertura delle porte anteriori

a 63° (+5° rispetto al resto della gamma) affiancata a due inedite porte posteriori con apertura elettrica

controvento a 79°. Tale sistema, che ricorda l'apertura del cofano della Ferrari Monza SP1/SP2 e di altre

leggendarie Ferrari del passato, ha permesso ai tecnici di Maranello di progettare forme più estreme

nella zona del montante anteriore. Le cerniere a collo d'oca, realizzate in alluminio, garantiscono la

massima solidità e stabilità al cofano durante le fasi di apertura.

Il portellone posteriore è dotato di apertura elettrica tramite 2 stabilus che ne consentono l'apertura a

73°, al fine di agevolare l'accesso al baule e poter caricare con semplicità anche i bagagli più voluminosi.

Le cerniere a collo d'oca, infine, hanno permesso di realizzare forme non convenzionali anche nell'area

dello spoiler superiore.



AERODINAMICA



Le volumetrie e i vincoli di un prodotto unico come la Ferrari Purosangue hanno significato, per il

reparto aerodinamica di Maranello, l'adozione di metodi e soluzioni innovative. I target estremamente

ambiziosi di riduzione della resistenza aerodinamica, abitabilità, fruibilità e raffreddamento del

poderoso V12 e degli impianti ancillari hanno richiesto centinaia di ore di sviluppo in galleria del vento

e migliaia di simulazioni CFD, un tempo paragonabile a quello speso per le supersportive Ferrari.

Si è partiti dal disegno della sezione di mezzeria della vettura, essenziale per progettarne i flussi, ridurne

il Cx e minimizzarne la superficie frontale vista dall'aria. La parte anteriore della silhouette dà grande

continuità alla zona anteriore di massima curvatura del cofano rispetto alla traversa del parabrezza. La

parte posteriore del tetto, il lunotto e lo spoiler hanno richiesto molto lavoro, in quanto si tratta di sezioni

fondamentali per gestire separazioni del flusso e campi di pressione.

Il compromesso ottimale tra le linee morbide che caratterizzano la direttrice tetto-lunotto e la necessità

di ridurre l'altezza dello specchio di poppa è stato raggiunto tramite due elementi che completano il

progetto aerodinamico del posteriore, vale a dire lo spoiler sospeso e il nolder a fine cofano. Il primo

aiuta a neutralizzare la curvatura del tetto a valle dello spazio degli occupanti posteriori, mentre il

secondo (alto appena 7 mm) guida i vortici garantendo una leggera ricompressione al posteriore.

Muovendosi dalla sezione di mezzeria verso il posteriore, si noti la sgusciata che comincia nella parte

finale del tetto per protrarsi sul lunotto generando due creste laterali. Questa soluzione massimizza

l'abitabilità nel comparto posteriore e al contempo mantiene separati i flussi che provengono dalla

parte superiore del tetto e quelli che lambiscono le superfici vetrate.

Di grande importanza anche la gestione della scia turbolenta delle ruote: a tale scopo sono state

implementate soluzioni aerodinamiche integrate nei codolini flottanti degli archi ruota. Il sistema più

complesso si ritrova tuttavia all'anteriore, dove paraurti e codolino cooperano per generare un air

curtain che sigilla aerodinamicamente le ruote anteriori, impedendo la creazione di turbolenze

trasversali. È stato infatti ricavato un condotto d'aria tra il paraurti anteriore all'esterno delle prese

d'aria laterali e la pinna verticale che chiude l'inquadramento della bocca per accelerare il flusso verso

il soffiaggio nel codolino e rilasciare una lama d'aria tangente alla spalla esterna dello pneumatico. La

sua superficie esterna, invece, garantisce l'orientamento corretto del flusso verso la fiancata.

Sul retro del codolino è stato ricavato un condotto profilato per ampliare l'estrazione d'aria dall'interno

del passaruota. La stessa soluzione si ritrova anche nel fondo del codolino degli archi ruota posteriori.

L'estrazione d'aria dal passaruota posteriore è affidata inoltre a un'apertura sul retro del codolino,

mentre la superficie esterna profilata gestisce ottimamente il punto di distacco posteriore del flusso

che lambisce fiancata e ruote.

L'ala sospesa sul cofano anteriore davanti al montante ‘A' della Ferrari Purosangue, definita aerobridge

per analogia con un simile elemento introdotto sulla F12, svolge tuttavia funzioni diverse rispetto al suo

omologo: quello della Ferrari Purosangue, infatti, non dirige verso il basso il flusso proveniente dal

cofano per aumentare il carico verticale, ma punta invece a ridurre la resistenza all'avanzamento.

Sotto l'ala presente sul cofano, il flusso viene energizzato per ridurre gli effetti locali negativi del vortice

alla base del parabrezza e velocizzare la vena fluida aumentando così la portata d'aria di un'evacuazione

nascosta dall'ala dell'aerobridge. Tale elemento fa parte di un complesso sistema di canalizzazioni di

aria che ha il suo ingresso nella presa posta sopra al proiettore. La massa d'aria viene poi convogliata

verso il passaruota anteriore. I flussi d'aria provenienti dall'anteriore della vettura trovano una naturale

via di sfogo nel louver della parte superiore del vano ruota, proseguendo poi all'interno del vano motore

per giungere all'uscita sotto l'aerobridge. Analogamente, per ridurre le sovrapressioni al posteriore è

stata creata sotto il fanale l'uscita di un condotto il cui ingresso è nel vano ruota posteriore.

Il soffiaggio verso il fondo presente nella parte inferiore del paraurti anteriore permette di ridurre le

zone naturalmente in compressione, massimizzando la portata verso il fondo. L'elemento è presente

su altre vetture di Maranello, ma sulla Ferrari Purosangue viene utilizzato diversamente: il flusso

energetico canalizzato sul fondo dal soffiaggio incontra le superfici del sottoscocca disegnate per

generare aspirazioni in prossimità dell'evacuazione dei radiatori centrali presenti sul fondo anteriore.

È stata così massimizzata l'efficacia del raffreddamento delle masse radianti centrali e, pertanto,

disegnata una bocca di ingresso ai radiatori più ristretta. La considerevole altezza da terra della Ferrari

Purosangue fa sì che la parte esposta delle ruote dia un notevole contributo alla resistenza: sono quindi

state integrate davanti alle ruote anteriori rampe negative che massimizzano l'efficienza aerodinamica

della vettura.

Nella Ferrari Purosangue le curvature delle superfici della carrozzeria sono state progettate in modo

da schermare ruote anteriori e bracci delle sospensioni e limitare così l'ingresso d'aria nel vano ruota;

a tal fine, è decisivo il piccolo deflettore montato sul braccio inferiore della sospensione. Le zone a

bassa pressione dietro le ruote anteriori sono state sfruttate per la creazione di due sfoghi che,

riducendo le sovrapressioni nel vano motore, aumentano l'efficienza delle masse radianti con effetti

benefici sulla resistenza all'avanzamento della vettura.

Il disegno del diffusore posteriore è frutto di un profondo lavoro di ottimizzazione che ha curato

soprattutto la sinergia tra il diffusore stesso, la scocca e il paraurti posteriore. Il flusso d'aria che

interessa il diffusore viene espanso in modo graduale e controllato; al termine di tale espansione un

nolder quasi impercettibile impone il distacco del flusso dopo una leggera ricompressione. Ciò

incrementa l'efficienza del sistema massimizzando l'estrazione d'aria calda dal vano interno.

Il veicolo non è dotato di tergilunotto posteriore, pertanto la detersione è affidata ai flussi d'aria che

lambiscono le superfici vetrate. Nella parte inferiore dello spoiler sospeso è presente una superficie

curva che garantisce la corretta velocità e direzione del flusso d'aria. Sulle parti esterne sono presenti

due coppie di vorticatori che garantiscono l'uniformità dell'azione pulente, agendo in opposizione alla

vorticità naturalmente introdotta dal montante ‘C' e in sinergia con la particolare forma del lunotto.

Il posizionamento non convenzionale del proiettore anteriore ha permesso di realizzare due ingressi

d'aria sopra e sotto ai DRL. Quello superiore è utilizzato per alimentare il sistema di soffiaggio al di sotto

dell'aerobridge anteriore, mentre quello inferiore alimenta il sistema di raffreddamento freni. Sulle

pareti esterne di entrambe le prese è stato introdotto un air-catcher che ne aumenta la portata d'aria.

Sulla parte inferiore sono invece presenti le bocche che servono le masse radianti. A sinistra vi è il

radiatore del circuito delle sospensioni attive, mentre sulla destra è installato il radiatore della PTU,

responsabile della ripartizione della coppia motrice (torque vectoring). La bocca centrale, infine,

permette il raffreddamento dei radiatori olio e acqua dell'iconico V12 aspirato e del condensatore del

circuito di climatizzazione, per garantire il massimo comfort in cabina.

DINAMICA VEICOLO

Lo sviluppo delle prestazioni dinamiche della Ferrari Purosangue si è incentrato sulla creazione di una

vettura inedita nel panorama automobilistico mondiale, dotata di standard di fruibilità e comfort ai

vertici del mercato nonché di caratteristiche dinamiche e prestazionali marcatamente Ferrari e

paragonabili a quelle delle altre vetture di gamma.

La Purosangue vanta un sistema unico e innovativo a livello mondiale: il sistema di sospensioni attive

Ferrari, che utilizza la tecnologia TASV (True Active Spool Valve) di Multimatic. Rispetto ad altre soluzioni

presenti sul mercato, questa nuova architettura offre numerosi vantaggi, combinando l'azionamento

di un motore elettrico con un ammortizzatore idraulico di alta precisione in un unico sistema

completamente integrato. Il motore elettrico garantisce il controllo attivo di carrozzeria e ruote con

una maggiore precisione e a frequenze più elevate rispetto ai tradizionali sistemi adattivi o semi-attivi.

Un vantaggio di questo sistema è la velocità con cui gli attuatori del motore TASV da 48 volt applicano

la forza nella direzione della corsa dell'ammortizzatore. Il motore elettrico brushless trifase ad alta

densità, sviluppato specificamente da Ferrari, utilizza una tecnologia di avvolgimento slotless dello

statore per ridurre al minimo le dimensioni radiali e massimizzare la densità di potenza. Dal punto di

vista meccanico, la forza del motore viene trasmessa in modo innovativo attraverso una vite a ricircolo

di sfere collegata direttamente allo stelo dell'ammortizzatore idraulico, che consente una risposta ad

alta frequenza e riduce l'attrito, l'inerzia e l'ingombro.

Il sistema di sospensioni attive utilizza accelerometri e sensori di posizione su ognuna delle quattro

sospensioni e si interfaccia con il Side Slip Control (SSC) 8.0 e il sensore 6w-CDS. La logica di controllo

proprietaria Ferrari, insieme agli ammortizzatori TASV forniti da Multimatic, gestisce elettronicamente

ogni elemento prestazionale del sistema di sospensioni completamente attivo.

Questa tecnologia ottimizza le massime prestazioni in curva grazie alla distribuzione variabile e

continua della rigidità del rollio e all'abbassamento attivo del centro di rollio (ridotto fino a 10 mm), a

vantaggio della forza laterale che agisce sui pneumatici e dell'equilibrio tra sovrasterzo e sottosterzo.

Il controllo ad alta frequenza regola sia il movimento della carrozzeria che quello delle ruote, riducendo

così il rollio e il beccheggio e assorbendo le irregolarità del manto stradale.

Oltre al sistema di sospensioni attive, la Ferrari Purosangue vanta un nuovo archetipo di sospensione

anteriore semi-virtuale composto da un braccio inferiore con due punti di attacco sul portamozzo. La

cerniera virtuale inferiore è molto vicina al centro ruota, il che riduce notevolmente la distanza tra il

punto di intersezione del prolungamento dell'asse di sterzo con il terreno e il centro del battistrada. Ciò

delinea una minore sensibilità del volante a irregolarità stradali e frenate.

La Ferrari Purosangue è dotata del nuovo ABS ‘evo' sviluppato in co-design con Bosch®, implementato

nel sistema brake by wire e introdotto per la prima volta sulla 296 GTB. Sulla Ferrari Purosangue è stato

perfezionato in particolare relativamente alla gestione dei fondi a bassa aderenza in tutte le posizioni

del Manettino, ottimizzandone così prestazione e ripetibilità in ogni condizione. Tale sistema sfrutta le

informazioni provenienti dall'ESC (Electronic Stability Control) al fine di ottenere una stima precisa della

velocità e decidere lo slittamento ottimale di ciascuna ruota in frenata. Ciò permette di sfruttare al

meglio la forza longitudinale degli pneumatici, mentre l'accuratezza delle stime massimizza la

ripetibilità della manovra, riducendo le dispersioni dovute a variabili naturali, tra cui le condizioni

dell'asfalto.

Anche il sistema di stima del grip basato su EPS e sviluppato per la 296 GTB è stato ottimizzato ed esteso

per operare su fondi innevati o a bassissima aderenza. Sfruttando le informazioni della centralina e il

valore di angolo di assetto stimato dall'SSC 8.0, tale logica è in grado di calcolare il livello di grip che

caratterizza il contatto tra pneumatico e strada durante la sterzata. Tale approccio consente una stima

precisa anche in condizioni di guida non al limite e velocizza l'autoapprendimento del grip reale, a tutto

vantaggio della precisione di stima in ogni condizione di aderenza.

Il sistema di trazione integrale 4RM-S introdotto sulla Ferrari GTC4Lusso trova la sua naturale

evoluzione sulla Ferrari Purosangue, ereditando sia le innovazioni sviluppate per il sistema a quattro

ruote motrici della SF90 Stradale, sia il nuovo sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti (4WS) della

812 Competizione. La gestione dell'imbardata in curva in accelerazione è garantita dalla combinazione

fra il torque vectoring sull'asse anteriore, la ripartizione di coppia dell'E-Diff e la generazione di forza

laterale del sistema 4WS. La nuova gestione elettronica consente di ottenere un rilevante incremento

di prestazioni in termini di controllo puntuale della posizione richiesta a ogni attuatore, riduzione dei

tempi di risposta dell'asse e aumento della precisione nella creazione di forza laterale.

Tutte le tecnologie sopra descritte si inseriscono nella versione 8.0 del sistema Side Slip Control che

fornisce ai controllori un linguaggio comune atto a identificare il modo migliore di massimizzare le

prestazioni. L'SSC 8.0 integra infatti i controllori presenti sul veicolo (sterzatura, coppia traente e

controllo verticale) attivi sui quattro corner vettura e crea naturale sinergia con il nuovo ABS ‘evo'.

Anche l'oggettivazione delle emozioni di guida nella fase longitudinale è stata tarata sui target

prestazionali della Ferrari Purosangue: ai tradizionali valori di accelerazione crescente e tempo di

risposta ridotto si aggiunge la ripresa in marcia con cambio manuale per enfatizzare elasticità e doti di

ripresa, fondamentali per questa vettura.

La vettura è dotata del cambio DCT a otto rapporti, di cui sfrutta le potenzialità sotto tutti i punti di vista:

meccanico, energetico e di controllo. I rapporti sono gli stessi della SF90 Stradale e della 296 GTB;

nonostante la taglia di pneumatici più grande, ciò consente alla Ferrari Purosangue di avere rapporti

mediamente più corti rispetto alle precedenti quattro posti del Marchio, oltre a una progressione più

uniforme. La presenza dell'ultimo rapporto favorisce l'autonomia in marcia autostradale. Il sistema di

controllo software del cambio beneficia di una riduzione dei tempi di cambiata di circa il 18% e della

funzione sailing, che disaccoppia automaticamente motore e cambio laddove non sia richiesta coppia

traente, quindi anche in frenata, a favore di una maggiore scorrevolezza.

Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) la Ferrari Purosangue si presenta con un

considerevole portafoglio di contenuti di serie, molti dei quali sviluppati in collaborazione con Bosch®,

tra cui Adaptive Cruise Control (ACC), Automatic Emergency Brake System (AEB), Auto High Beam

(HBA/HBAM), Lane Departure Warning (LDW), Lane Keeping Assist (LKA), Blind Spot Detection (BSD),

Rear Cross Traffic Alert (RCTA), Traffic Sign Recognition (TSR), Driver Drowsiness and Attention (DDA)

e retrocamera di parcheggio (NSW).

Per la prima volta su una Ferrari è infine disponibile l'HDC (Hill Descent Control), che permette di

mantenere la velocità impostata sul display del cruscotto anche su strade in discesa. A funzione

attivata, la vettura collabora con l'impianto frenante per impedire che la velocità superi il valore

impostato sul display. È possibile disattivare manualmente l'HDC in qualsiasi momento premendo il

pedale dell'acceleratore.

STILE



La Ferrari Purosangue crea un nuovo segmento di mercato in cui la Casa di Maranello apre scenari

totalmente inediti. Grazie alla sua architettura moderna e unica nel suo genere rappresenta un'auto

versatile, in grado di abbinare un comfort senza pari a prestazioni ed emozioni di guida tipiche di ogni

Ferrari. Trasporre il DNA del Cavallino Rampante su un'auto innovativa per il Marchio e per tutto il

panorama automobilistico mondiale ha rappresentato una sfida stimolante per il Centro Stile Ferrari,

diretto da Flavio Manzoni.

All'architettura dell'automobile ben si addice la definizione di ‘Purosangue': gli esterni atletici e snelli,

che la distinguono rispetto alle vetture a quattro porte e quattro sedili presenti sul mercato, e il motore

V12 aspirato in posizione centrale-anteriore si sposano a un abitacolo lussuoso, confortevole,

dall'elevato grado di abitabilità. È un'auto molto agile, scattante, ma è anche la prima Ferrari a quattro

posti, la cui volumetria permette di offrire a tutti gli occupanti eccezionali condizioni di comfort.



ESTERNI

Il corpo vettura della Ferrari Purosangue, sviluppato per sottrazione di volumi, è scomposto in due

livelli; uno inferiore rappresentato dal sottoscocca, più tecnico, e uno superiore sinuoso e possente.

Tale divisione è enfatizzata dall'effetto flottante del volume superiore, che pare quasi sospeso sugli

archi ruota.

Nonostante il volume sia più imponente rispetto a quello di una supersportiva, la particolare scansione

della vettura in altezza produce un effetto complessivo di leggerezza. Allo stesso tempo, per donare

alla Ferrari Purosangue una postura marcata, il Centro Stile ha prediletto la ricerca di forme audaci e

originali.

La forma della Ferrari Purosangue è stata concepita come una scultura che esalta la ricerca

aerodinamica; ne è prova l'ampia serie di attraversamenti che la caratterizzano, per esempio l'effetto

a pontone del parafango anteriore che crea un bridge tra frontale e fiancata. Ogni elemento

aerodinamico è un'opportunità di dare alla forma un effetto scultoreo e originale, sottolineando la cifra

stilistica della vettura. Il concetto di leggerezza e compattezza è applicato anche al padiglione, le cui

caratteristiche vengono enfatizzate dai possenti parafanghi posteriori, che donano proporzioni uniche

alla silhouette della vettura.

Il frontale è in continuità con il fianco della vettura e si sviluppa su livelli che ne favoriscono una lettura

dinamica orizzontale. La Ferrari Purosangue non ha una calandra, sostituita da un diedro sospeso sulla

parte inferiore, che risulta più tecnica. Due gusci generano una specie di disco sospeso in cui una

scanalatura ospita telecamera e sensori di parcheggio integrandoli perfettamente nelle forme della

vettura. Alle estremità si trovano i DRL, ciascuno dei quali risulta incastonato tra due coppie di prese

d'aria che confluiscono nella parte superiore della fiancata, rafforzandone il tema di stile. Tale

interpretazione fa sì che lo sguardo del frontale della Ferrari Purosangue nasca da un soffiaggio

aerodinamico, piuttosto che da proiettori a vista.

La sezione superiore del disco è sostenuta da un elemento composto da un'area centrale che

raffredda il vano motore e due guance laterali che cingono lo splitter centrale. Sopra la fuga si sviluppa

il lungo cofango scolpito, caratterizzato da muscoli bombati che terminano con superfici alari. Due

pinne sospese mettono in continuità cofano e fianco.

Le fiancate sono caratterizzate da un passaggio d'aria sotto il cofango che corre lateralmente,

delineando il tema principale di stile, e genera un diedro che termina sui poderosi muscoli posteriori.

Gli archi ruota al di sotto dei parafanghi svelano la seconda pelle della Ferrari Purosangue: gli elementi

funzionali e tecnici vengono colti in seconda lettura e l'auto viene così percepita quasi come un coupé

sospeso. L'apertura a libro delle porte fa percepire dall'esterno un volume interno molto grande

rispetto a quello intuibile a vettura chiusa, grazie al meticoloso lavoro di contenimento delle proporzioni

del padiglione.

I muscoli posteriori sfumano sulla coda, sotto cui si sviluppa lo specchio di poppa. Una fuga orizzontale

accoglie alle estremità i gruppi ottici. Sotto la fanaleria, due svuotamenti convergono in altrettante

uscite d'aria. Il posteriore si sviluppa in larghezza grazie a un imponente diffusore e agli ampi muscoli

dei parafanghi, su cui poggia una cabina sportiva la cui compattezza è stata centrale per conferire

all'auto un portamento sportivo senza sacrificarne l'abitabilità. L'abitacolo è caratterizzato da un

parabrezza spiovente e da archi montanti anteriori che convergono sullo spoiler posteriore, sotto il

quale un soffiaggio aerodinamico sfocia su un lunotto caratterizzato da due creste molto marcate.

Per la Ferrari Purosangue sono stati studiati specifici cerchi forgiati basati su un concetto

aerodinamico analogo a quello della SF90 Stradale, in cui i deflettori distribuiti nel canale facilitano

l'estrazione dell'aria calda dai passaruota. Tali appendici aerodinamiche si sviluppano su superfici

tridimensionali enfatizzate da un elegante trattamento diamantato.

INTERNI

L'abitacolo della Ferrari Purosangue ha richiesto una minuziosa progettazione di spazi e arredi e

un'attenta selezione dei materiali, per assicurare un'abitabilità senza precedenti su una quattro posti di

Maranello. Gli interni si presentano come un salotto sportivo ed elegante. Quando si aprono le porte

dall'esterno si resta sorpresi dalla quantità di spazio presente, ma anche dal lusso sofisticato che

esprime raffinatezza e modernità. Linguaggi moderni si abbinano armoniosamente alla tipica

sensazione da granturismo sportiva della tradizione Ferrari. Per sfruttare al meglio lo spazio a bordo,

tutte le forme sono state disegnate per garantire ingombri minimi, ottenendo il massimo

dell'ergonomia.

Il posto di guida si ispira a quello della SF90 Stradale e trova il suo alter ego quasi simmetrico sul lato

passeggero. Si crea così un coinvolgimento emotivo senza pari per il passeggero anteriore, grazie

anche al display da 10,2” che consente di trarre tutte le informazioni utili a partecipare all'esperienza di

guida. Anche la Ferrari Purosangue è dotata dell'interfaccia full-digital già introdotta nel resto della

gamma.

L'intera architettura della Ferrari Purosangue è basata sul concetto di plancia a doppio cockpit, esteso

in modo speculare anche alla zona posteriore per creare quattro aree distinte in termini funzionali,

volumetrici, materici e cromatici. Tale principio ha guidato la composizione dell'abitacolo, sviluppato

secondo una lettura orizzontale e senza soluzione di continuità tra gli arredi, il che ha consentito di

aumentare lo spazio percepito e di preservare volumetrie dinamiche e leggere.

Le forme avvolgenti che convergono verso il centro abbracciano gli occupanti e, attraverso il dialogo

tra volumetrie sellate e aree tecniche funzionali, esaltano il concetto di doppio cockpit all'anteriore e al

posteriore. La zona centrale della plancia ospita i comandi legati al comfort, controllati tramite

un'interfaccia rotativa a scomparsa presente anche nella zona posteriore.

Il corpo del tunnel, rifinito da sellature di pregio, è abbinato a un elemento strutturale dominato dal

cancelletto in metallo dalla caratteristica forma a ‘Y'. Sono elementi di seconda lettura, invece, i tasti di

apertura/chiusura vetri, il doppio ed elegante portabicchieri in vetro e la sede della chiave abbinata

all'area per la ricarica wireless di dispositivi mobili. La zona inferiore ospita piccoli vani portaoggetti e

crea continuità materica e cromatica con il fondo. Gli elementi di estensione del cockpit, dall'iconica

forma a guscio, integrano e mettono in risalto l'impianto audio più performante mai offerto da Ferrari.

Le aree sellate dedicate al comfort, invece, integrano appoggiabraccia e maniglione.

Per la prima volta nella storia della Ferrari, gli interni ospitano quattro sedili separati e regolabili in modo

indipendente. L'integrazione dei componenti dedicati al comfort, l'utilizzo di schiume a densità variabile

e il nuovo sistema di molleggio hanno consentito di raggiungere un livello di comfort senza precedenti

e una configurazione che comunica la sportività e l'eleganza tipiche del linguaggio Ferrari. I sedili

posteriori riscaldati sono regolabili e reclinabili in modo indipendente; in configurazione inclinata

generano un piano unico con il vano baule, incrementando notevolmente la capacità di carico.

La ricerca del lusso non può tuttavia prescindere dall'attenzione alla sostenibilità ambientale. Sulla

Ferrari Purosangue si fa ampio uso di materiali ecosostenibili che aprono a nuovi abbinamenti. L'85%

dei rivestimenti di lancio della vettura è prodotto in materiali ecosostenibili: il tessuto del padiglione è in

poliestere riciclato, il tappeto in poliammide rigenerato è ricavato da reti da pesca recuperate in mare

e Alcantara® di nuova composizione proveniente anch'essa da poliestere riciclato. La Ferrari

Purosangue è infatti la prima auto al mondo a utilizzare una versione speciale di Alcantara composta al

68% da poliestere riciclato post-consumo. Per questa versione, Alcantara ha ottenuto da ICEA la

certificazione di Recycled Claim Standard (RCS), standard leader a livello internazionale nella verifica e

tracciamento del materiale riciclato dalla fonte al prodotto finale.

Invece della tradizionale moquette o pelle che ricopre il tappeto, è disponibile su richiesta un tessuto

utilizzato anche per l'abbigliamento militare a causa della sua eccezionale resistenza e durabilità. È stata

poi introdotta una nuova pelle semi-anilina di color marrone scuro, molto elegante e contemporanea.

Infine, il nuovo intreccio di fibra di carbonio con inserti in rame, disponibile su richiesta, fornisce

un'interpretazione ancor più elegante rispetto alla fibra di carbonio tradizionale.

Fa il suo ingresso nella gamma Ferrari anche l'impianto Hi-Fi Burmester® di serie di altissima qualità, in

grado di garantire prestazioni eccezionali dalle gamme di alta a quelle di bassa frequenza grazie

all'introduzione di tecnologie innovative. Il tweeter a nastro, al suo debutto su un veicolo di serie, e il

subwoofer installato in un alloggiamento chiuso riproducono le alte frequenze con una brillantezza,

potenza e rapidità senza precedenti, oltre a bassi mozzafiato. Il sound 3D e le configurazioni aggiuntive

offerte assicurano un'esperienza sonora immersiva, emozionante e di qualità assoluta che rispecchia

il carattere unico dell'auto, e quindi l'essenza dei capolavori automobilistici realizzati a Maranello.

Il colore di lancio Nero 75, progettato specificamente per questa vettura, è dotato di pigmenti che, in

particolari condizioni di luce, creano riflessi rossi molto intensi che valorizzano le volumetrie dell'auto.

OPTIONAL E PERSONALIZZAZIONI

La Ferrari Purosangue è dotata di una vasta gamma di contenuti opzionali e personalizzazioni che

permettono a ogni ferrarista di trovare il proprio personale equilibrio tra comfort e prestazioni. Oltre

a una vasta scelta di colori per interni ed esterni, fra cui alcuni specifici e dedicati al modello, sono state

introdotte soluzioni innovative per la gamma Ferrari o per il mercato nel suo complesso.

Per la prima volta su una Ferrari viene offerta la possibilità di personalizzare il cielo dell'abitacolo con

un tetto in vetro dotato di tecnologia elettrocromica, in alternativa a quello in fibra di carbonio di serie.

Il vetro è dotato, nella sua superficie inferiore, di una pellicola elettrosensibile; quando quest'ultima

viene attraversata dalla corrente cambia livello di trasparenza, per un abitacolo irraggiato dal sole o

per poter invece schermare la luce all'occorrenza.

I sedili anteriori massaggianti, realizzati con 10 sacche d'aria, consentono un massaggio rilassante e

incisivo suddiviso in cinque diverse tipologie e tre livelli di intensità.

Sulla Ferrari Purosangue è stato adottato, in anteprima assoluta per la gamma Ferrari, un sensore della

qualità dell'aria in grado di controllare l'aria all'esterno della vettura e migliorarne la qualità in abitacolo

grazie a una gestione intelligente del ricircolo dell'aria e all'utilizzo di filtri che bloccano le particelle fino

a PM 2,5.

Di serie per la prima volta anche l'abilitazione ai sistemi Android Auto e Apple CarPlay, che sostituiscono

la tradizionale navigazione integrata nella vettura.



7 ANNI DI MANUTENZIONE

Gli impareggiabili standard qualitativi raggiunti e la grande attenzione nei confronti del cliente sono alla

base del programma settennale di assistenza estesa di Ferrari, offerto anche sulla Ferrari Purosangue.

Questo programma, valido per l'intera gamma, prevede la copertura di tutti gli interventi di

manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura. Il piano di manutenzione ordinaria

rappresenta un servizio esclusivo per i clienti, che saranno certi di mantenere inalterato il livello di

prestazioni e sicurezza della propria auto nel corso degli anni. Questo servizio speciale è riservato

anche a chi acquista una Ferrari non di prima immatricolazione.

Tra i vantaggi principali del programma Genuine Maintenance, controlli pianificati (a intervalli di 20.000

km oppure una volta all'anno senza limiti di chilometraggio), ricambi originali e ispezioni accurate

attraverso i più moderni strumenti di diagnostica a opera di personale qualificato formato

direttamente presso il Ferrari Training Centre di Maranello. Il servizio è disponibile in tutti i mercati e

riguarda tutti i Punti Vendita della Rete Ufficiale.

Grazie al programma Genuine Maintenance si amplia ulteriormente la vasta gamma di servizi di postvendita offerti da Ferrari per soddisfare i clienti che desiderano conservare immutate nel tempo le

performance e l'eccellenza che contraddistinguono le vetture fabbricate a Maranello

FERRARI PUROSANGUE – SCHEDA TECNICA MOTOPROPULSORE Tipo V12 – 65° – Carter Secco Cilindrata totale 6496 cm3 Alesaggio e corsa 94 mm x 78 mm Potenza massima* 725 cv @ 7750 giri/min. Coppia massima 716 Nm a 6250 giri/min. Regime massimo 8250 giri/min. Rapporto di compressione 13,6:1 Potenza specifica 111 cv/l DIMENSIONI E PESI Lunghezza 4973 mm Larghezza 2028 mm Altezza 1589 mm Passo 3018 mm Carreggiata anteriore 1737 mm Carreggiata posteriore 1720 mm Peso a secco** 2033 kg Rapporto peso a secco/potenza 2,80 kg/cv Distribuzione dei pesi 49% ant. / 51% post. Capacità serbatoio 100 litri Volume bagagliaio 473 litri PNEUMATICI E CERCHI Anteriore 255/35 R22 J9.0 Posteriore 315/30 R23 J11.0 FRENI Anteriore 398 x 38 mm Posteriore 380 x 34 mm TRASMISSIONE E CAMBIO Cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti CONTROLLI ELETTRONICI SSC 8.0: 4RM-S evo, sistema di sospensioni attive Ferrari, F1-Trac, ABS ‘EVO’ con Grip Estimation 2.0, ECS PRESTAZIONI Velocità massima > 310 km/h 0-100 km/h 3,3 s 0-200 km/h 10,6 s 100-0 km/h 32,8 m 200-0 km/h 129,0 m CONSUMO ED EMISSIONI CO2 In corso di omologazione * Con benzina a 98 ottani, compresi 5 cv di sovra-alimentazione dinamica ** Allestimento con contenuti opzionali di alleggerimento .