Il Gran Premio del Belgio è sicuramente uno degli appuntamenti più attesi. Dopo la pausa estiva, a otto gare dal termine della stagione, si approda a Spa, in un circuito affascinante e anche complicato. Al di là della sensazione, dal sapore più simile a una certezza, che il mondiale sia ormai ipotecato da Sebastian Vettel, saldamente al comando della classifica con 234 punti, ben 100 lunghezze in più dell´ultimo dei suoi inseguitori, Jenson Button, quello che ci si attende è che gli avversari gli diano, comunque, del filo da torcere, e gli facciano sudare questo mondiale. Ma se alla pioggia che scende copiosa a Spa ci si mettono anche le strategie sbagliate, la già velocissima Red Bull diventa imprendibile.
VETTEL IN POLE, ALONSO OTTAVO - E, infatti, ancora una volta è Vettel a dettare legge e a conquistare la 22esima pole della carriera. Il campione del mondo in carica con 1´48"298" precede la McLaren di Lewis Hamilton (1´48"298) e l´altra Red Bull del compagno di squadra Mark Webber (1´49"376). Quarto posto per la Ferrari, ma non quella di Fernando Alonso, bensì per la monoposto guidata da Felipe Massa (1´50"256). Chiude appena ottavo l´asturiano della rossa, registrando il tempo di 1´51"251, mentre ancora peggio va a Button, vittima di incomprensioni al muretto. Un strategia sbagliata ai box che richiamano troppo presto l´incredulo e dubbioso pilota britannico. Lo stratega Button, che in condizioni difficili dà sempre il meglio, non è convinto ma obbedisce agli ordini. Il tempo gli darà ragione: rimarrà fuori dalla Q 3 e partirà 13esimo. Un finale di Q 2 concitato che vede un contatto tra la monoposto di Hamilton e quella di Maldonado il quale, poi, terminerà fuori dalla seconda manche. Episodio da rivedere e valutare.